sabato 2 luglio 2022

ombre e urla

A volte mi sembra di essere come in una stanza piena di gente, io che urlo e nessuno che mi ascolta.
Ho sempre avuto un po' di problemi e mi sono sempre arrangiato e li ho risolti a buon fine la maggioranza.
Le difficoltà si affrontano dicevo.
Qualcosa ho da raccontare perché tutto non ci sta .
La speranza di un lavoro che per decollare a livello contrattuale avrebbe bisogno di straordinari ma che mi vengono palesemente rifiutati dal fatto che ho fatto delle assenze.
In passato né ho fatti tanti di straordinari pensavo fosse il momento buono per fare carriera in un posto diverso.
Uno stipendio sicuro dicevo.
Ho cambiato lavoro ma le spese sono aumentate.
Mi sento schiacciato dai debiti e le relazioni interpersonali che vivo ogni giorno.
All'inizio ero positivo, dicevo prima o poi finiranno.
Il mio compagno, i colleghi.
A loro pare tutto normale, a me no.
La padrona di casa vorrebbe aumentare l'affitto perche secondo lei il COVID non esiste più e per lei è troppo poco quello che paghiamo e a me pare giusto.
Senza motivo apparente perché in futuro la casa la regalerà a sua nipote come riferito.
Neanche dicendogli che se fossi assunto un domani le darei anche dei soldi in più per comprarla le ha fatto cambiare idea.
La pressione dell'avvocato per un furto d'identità subito su una Postepay che avevo smarrito e denunciato e poi c'è il processo.
Banca ifis e le sue rate per un prestito che non ho incassato.
Equitalia per delle multe, mi sono fidato delle persone sbagliate e ho prestato l'auto a chi non dovevo, forse perché ero in crisi psicologica come in questo momento ma per più tempo e intrappolato mentalmente.
La macchina presa un anno fa, una truffa.
Spendere mille euro in tre mesi inutilmente e altri mille dopo un mese per aggiustare i danni.
Naturalmente per aggiustare i danni è stata ferma un mese, e il mese prima avevo pagato 800 euro di assicurazione.
Una storia di due anni che stava prendendo il balzo e sta deteriorando assieme a me e al mio passatempo per farmi passare il nervoso.
Il mio compagno che pare voglia contribuire ma in fin dei conti non è mai così.
E poi c'è lui.
Il mio incubo principale, mio padre e ciò che ho subito nell'infanzia che continua a nascondere sempre.
I miei sogni, i miei incubi.
L'ombra del mio passato che mi travolge nella notte quasi sempre, non mi dà tregua.
Un analista ha detto che il trauma vissuto per ipnosi è pericoloso da riprendere in terapia perché rischierei di rimanere bloccato anche nel reale.
Ancora oggi parlo degli spezzoni di questo sogno in questa casa di campagna che io amo e la soffitta dove si svolge una parte dell'accaduto.
No non c'è il pavimento di legno in soffitta ma rivedendolo bene di nuovo in sogno ero sottosopra e quello  che vedevo tra i piedi era il tetto.
Un viaggio in macchina, in una macchina che non era di mio padre che scorreva silenziosa per la strada dopo la galleria .
E si arrivava a una salita con una casa con  dietro un ruscello salendo ancora il monte un arco in pietra e io che svengo al vederlo.
Vorrei essere più lucido per veder bene ma son bambino nel sogno e non mi pongo domande oltre alla paura.
Mi sono state raccontate molte storie ma ancora una soluzione non l'abbiamo trovata.
E nel mentre chiedo aiuto c'è chi pensa sia normale nascondere tutto ciò .
Perche lo só che mio padre sà.
Ma non lo dice e bloccando la situazione io rimango così a metà.
Come se la mia vita fosse abbastanza facile e fortunata.
Gli chiedi un aiuto e ti riattacca il telefono come si fa con il call center.
Incredibile.
Le mie notti insonni.
E questa pressione che non reggo più.
Perché pare mi manchi il respiro e mi sento dire anche che creo pressione psicologica agli altri e che sono solo paranoico.
Allora tantovale non farlo più mi toglierebbe il pensiero.
L'opinione degli altri.
Neanche dinanzi a un incidente stradale mi viene chiesto come stia.
E pare che, me lo sia inventato di mia spontanea volontà, neanche davanti ai documenti del pronto soccorso e del verbale dei carabinieri vengo preso in considerazione.
Così facendo resto immobile a fissare questa casa che mi piace molto ma sarebbe da sistemare e non lo sarà mai.
Mi riecheggia nelle orecchie il rumore dei piatti contro il pavimento e non più gli alberi che si vedono dalle finestre e che fanno risplendere con il sole la bellezza della casa.
Le urla ancora sento.
L'opinione di gente che ti guarda con lo sguardo perso perche ti prendono per pazzo per lo meno anche questo cesserebbe di esistere.
Ho provato a risolvere con una cena e del vino con il ragazzo ma mi viene negato il minimo contatto fisico.
Un indifferenza che non sopporto più assieme a tutto il resto che mi fa sentire inutile.
Io mi preoccupo sempre più per gli altri ma sto logorando me stesso per questo.
E questo urlo in questa stanza piena di gente prima o poi non avrò più le forze di farlo a pieno ritmo.
Perché non avrò più nulla da dire nel vero senso della parola.
Perché tanto só già che direte guarda cosa ha scritto quell'esaurito.
E immagino già la vostra espressione nel pensarlo.
Bene, pensate e non dite nulla come fin'ora, perché quello che si preoccupa di solito sono io.
Perché io in fin dei conti sono solo psicopatico, ditelo ancora.
Lo sento.
Perché le lacrime e i lamenti non servono a nulla e allora forse questo servirà sia a me che agli altri così non sarò più di peso a nessuno.

lunedì 16 maggio 2022

forse forse

Sentirmi sconfitto dalla nostra storia movimentata, e sconfitto dal mio passatempo così pesante.
Mi sento inutile.
Come se da un momento all'altro mi potrei anche gettare da un grattacielo.
Perché a questo mondo io non posso che confermare la mia sconfitta e forse non me la merito questa vita.
Forse è meglio se scompaio, creerei meno problemi a questa esistenza e alle persone che ho attorno.
Vinto dal senso di colpa e dalla delusione confido nella mia riuscita al traguardo che aspetto con ansia nella terapia.
Forse oggi è successo perché la domenica è impossibile recuperare ricette mediche.
O forse no sono semplicemente stato stupido e incoerente.
Non capisco, perché l'ultima volta mi sono detto "basta solo mezz'ora" per allontanare il pensiero.
Invece eccomi qui.
Per l'ennesima volta.
Brutto, tirato e non in forma.
Che delusione nei miei confronti e obbiettivi.
Mai come oggi mi rendo conto.
Schifoso e insaziabile quanto sia questo passatempo.

venerdì 29 aprile 2022

medita e rifletti

Pessimo e con merito mi sentivo.
L'avevo proprio anche messo in conto tutto ciò.
Almeno una cosa l'avevo risolta ma senza grazia né senza tenere conto di te.
Ma c'era il lavoro di mezzo.
Sentivo nella notte il tuo lamento straziante.
E io incurante della tua presenza.
Dispiace ma era un rimedio alla mia disperazione nel volermi ritrovare.
Questo lavoro mi porta via meno tempo ma al contrario mi disperde un sacco di energie.
Passano i giorni e io sono come in un altro piano temporale, vagheggio da solo tra casa e lavoro.
Quasi senza voler esistere dopo le nostre incomprensioni e litigate, il dispiacere è grande, e le mie reazioni ritardate.
Forse perché adesso aspetto di finire la settimana in ditta, forse perché i mesi passano veloci ma per la ripresa il percorso è lungo e in salita.
Ci sono dei giorni che ci scontriamo ma alla fine nessuno dei due ha avuto le forze per intraprendere un dialogo.
Siamo troppo scazzati anche nel voler parlare e confrontarci che pare che non si abbia manco più voglia di volerlo questo dialogo.
Molto spesso discutiamo ma senza ascoltarci a vicenda e poi come se nulla fosse rientriamo nel letto, dormiamo e il giorno dopo andiamo avanti.
Ma in questo modo il mio essere rimane basito e sconvolto, anche perché questo ripetersi di mancati dialoghi a me mi affligge psicologicamente.
E lo stesso penso sia per te.
Vorrei quanto prima risolvere questo.
Anche perché il tuo isolarti a non voler dialogare pare lo stesso isolarmi io mentre consumo i miei misfatti diabolici.
E non fa bene per niente a nessuno dei due.
Soprattutto alla relazione.
Ci siamo sentiti entrambi staccati l'uno dall'altro per questo motivo.
E cazzo se è deprimente.
Mi manchi.
E mi manca me assieme a te.
Mi mancano le nostre belle cose.
Mi manca essere noi una cosa sola.
Perché io ti amo ma abbiamo un carattere forse troppo impulsivo entrambi e stiamo uccidendo il nostro amore.
Io ad ogni modo la previsione di quel che sarà di noi l'ho già visto ma non sò con certezza quando si verificherà.
Cresceremo insieme come un albero che fiorisce in una sera di primavera e sarà bellissimo.

martedì 22 marzo 2022

il nostro abbraccio grande

Ecco che il nostro amore sembrava svanire nel nulla.
Io esausto da tutti quei pensieri infami e deprimenti.
Il mio isolarmi con me stesso solo, che non reputi opportuno, io lo vedo come un atto di rispetto verso di te invece.
Pensiamo al contrario e sulla stessa onda in egual misura.
Come è possibile tutto ciò?
Devo ammettere che ho commesso tanti sbagli, e che spesso sono troppo impulsivo, troppo rapido a consumare energie.
Sto cercando di cogliere a mio vantaggio questo campo energetico che solitamente faccio defluire verso gli altri e che devo imparare a usare per me stesso.
L'energia è vita per noi e gli altri ma fino ad ora non sono stato in grado di gestirla nei miei riguardi, cioè anche i nostri.
La percepisco nella grandezza dalla sua luce immensa.
Questi momenti ora riesco quasi a metterli a fuoco e una volta pratico, la disperderò per noi per una volta, come un abbraccio infinito tutto per noi.

lunedì 7 marzo 2022

Noi

 Così mi ricordo quando ti ho visto la prima volta raggiante come non mai.

E quasi due anni dopo non ti riconosco quasi più.

I tuoi silenzi.

La tua mente ovattata incapace di poter rispondere a me.

I miei rimorsi di non aver potuto fare di più per proteggere la nostra vita.

Io la luce la noto avvicinarsi lentamente a noi, come se fosse un nuovo giorno all'orizzonte accendersi e scagliare via tutte le nostre incomprensioni.

I nostri discorsi, i nostri difetti.

Sarà meraviglioso arrivarci insieme.

Solo se però ci crediamo entrambe alle nostre possibilità di migliorare e abbandonare una volta per tutte i nostri momenti più bui.

Abbiamo entrambi ragione di essere in una situazione frustrante talvolta troppo spesso.

E ognuno di noi ha avuto le proprie delusioni.

Tutti e due.

Ma è il momento di guardare avanti.

I nostri dolori e le nostre paure vanno affrontati e messi da parte.

Io l'ho fatto anche se ho sofferto molto per noi.

Sarà lo stesso anche per te?

Chissà.

Io ti amo e proverò comunque questo sentimento per te.