Mi trovo qui.
Sospeso a metà.
Tra la ragione e il sonno.
Come chi non vuole visite ma le riceve spesso.
E tali visite sempre accompagnate da un punto morto dove si cela il mio lamento.
Una curiosità pensavo inizialmente.
Ma l'inganno è grande e aggressivo alla sua fine.
Essermi sentito codardo così tanto da fuggire senza pensare che forse un giorno comprenderó tale visita.
Troppo a lungo ho fatto di un occasione un incubo da cui scappare.
Troppo a lungo ho ideato un diversivo per poter evitare contatti.
Forse troppo a lungo ho vissuto senza il vero me stesso presente.
Ma che senso ha vivere me stesso se il presente lo voglio con un altro me?
Forse la mia esistenza ha una ragione che ho negato per molti anni.
Basterebbe recarsi nel posto giusto per una notte sola per non dover evitare di accantonare il mio me.
Ma è troppo lontano questo pensiero dal mio volere per renderlo come un obiettivo risolutivo.
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