con il sole,
con quel calore,
che di mattina abbracciandoti,
faceva insistere il sole sull'erba scaldandola
e i fiori cercavano quasi di esplodere con il vento, l'odore.
La resina come una magia scaldava l'ambiente assieme alla legna dei pini.
Un dolce aroma c'è sempre lì, é nell'aria.
Lo ricordo perfettamente.
Non esiste altro posto nei miei ricordi.
E fú proprio lì, nei miei vissuti, le mie primavere rigogliose ridotte in cenere, da quel calore che tanto odiavo che neache l'arrivo dell'estate poteva fare arrivare così velocemente e violentemente.
Mi fa star male,
ancora oggi,
e tu proprio tu,
non riesco più a guardarti
né a parlarti,
mi volevo ricredere pensando di potermi sbagliare,
ma non è stato così .
E così iniziò un lungo inverno
dove quel calore tanto odiato,
fu spazzato letteralmente via,
da una gelata,
dalla forza di un vento impetuoso forte e continuo,
ma tremendo allo stesso tempo,
provai liberazione ma anche paura di non riuscire più a tornare indietro da solo .
E fú così che andai e fallii molte volte contro la mia tormenta.
Congelai vivo senza morire in una storia senza tempo né dimensione.
Nel frattempo mi resi conto di non poter più risolvere una cosa con un'altra e neppure una delle due.
I miei amori strappati e delusi dal mio vortice, dalla mia assenza, dalla mia apatia.
Tutto ciò , partiamo dalla base.
Il non voler più correre il rischio di trasparire i miei sentimenti, le mie emozioni, per paura, di essere sopraffatto da queste, ovviamente in modo negativo.
Arrivai tu a calmare la tempesta,
l'amore della mia vita,
ma vivendo dei momenti belli mi ricordai del dolore,
della paura,
di quel calore associato,
perché tu c'eri sempre ed è così che avrei voluto averti perché solo in quel modo sarebbe stato possibile vederti bene al mio fianco.
Praticamente solo rivivendo la stessa cosa collegandola sarebbe stato accettabile per me.
Un ricordo, un paragone, una certezza.
Ricordai il passato mentre mi chiesero di non farlo perché fa male .
Ma eccoci qui.
Le tormente ho capito che si placano da sole e stando da soli .
Eccoci, uno da una parte e uno dall'altra.
Le bugie di entrambi,
per dividerci o per proteggerci nell'ombra, perché alla luce ancora è troppo presto e potrebbe romperci.
I nostri due cuori sofferenti messi alla dura prova per colpa mia.
I nostri due amori separati uno dall'altro, forse per sempre.
Non lo so, non ci voglio pensare, ma ci sto pensando e ci sto male.
Perché a crescere una viola ci mette una mattina,
ma dopo una gelata e una tormenta ci
vorrà molto più tempo e
fortuna che quella luce,
tanto sperata,
riscaldi la neve con l'amore,
facendo crescerne un campo intero.
Non tutti i Mostri nascono da soli, certi lo diventano,
Siamo mostri per nascondere,
Siamo mostri per ferire,
Siamo mostri per sopportare,
Siamo mostri per puro piacere di farlo .
Bene, aggiungo
alcuni Mostri rimangono Mostri,
Semplicemente perché parte della vostra normalità,
perché è più crudele ammettere gli orrori che vi hanno resi tale che gli stessi orrori vivono dentro di te, sì, come normale normalità senza alcun rimorso apparente.
Ora, sono pronto a cogliere i segni del tuo cedimento emotivo.
E io sarò lì,
Ad aspettare quello che tu non riesci a fare da quando ho 5 / 7 anni.
Aspetterò .
Ma non pensare di poter cercare nei miei occhi il perdono, perché ormai i miei occhi ti evitano al solo vederti da lontano poi osserveró il tuo decadimento finale, senza battere ciglio senza espressioni, senza empatia come hai fatto sempre tu.
E quando finalmente non ci sarai più,
forse vivrò .